martedì 31 maggio 2011

The ten worst Mortal Kombat klones

Qui la lista completa, link segnalato da Ruka-san.

Il vincitore è Tattoo Assassins (1994):



Ulteriore documentazione preziosa fornita da Bourbon:

lunedì 23 maggio 2011

Partido Comunista Português

In realtà per PCP intendo questa:


L'immagine proviene dalle mai sazie gole del web, ma ne ho scovato un esemplare al Centro Ingrosso Cina, vera e propria Mecca del ciarpame importato (l'odore di plastica dello sconfinato luogo dava alla testa e su uno scatolone in bella vista era addirittura scritto "merce sottoposta a sequestro"...). Non ho avuto il coraggio d'acquistare o fotografare questo triste discendente dei giochini Tiger e Game & Watch. Neppure mi sono sognato di chiedere il prezzo. A colpirmi è stata la presenza di un certo "Super Mary" tra i vari software disponibili in bundle. Video per il pub(bl)ico sollazzo:



Uno spettro si aggira per l'Europa...

E ha il cazzo in tiro.

Segnalato da Dan Hero:


Prestigioso, davvero prestigioso.

venerdì 20 maggio 2011

Se Snk piange, Capcom non ride

Rimanendo al cinema, tutti conoscono questo:


Trash allo stato puro, stupenderrimo.

La vera troiata è The Legend of Chun-Li (2009), segnalato da Johnny Golgotha:


Buonismo, retorica a pacchi (tristissimo il combattimento durante il quale viene tracciato un Taijitu sulla sabbia), scene di combattimento decenti e adrenaliniche, ma banali (non manca l'allenamento con gli occhi bendati, né la classica ruota di calci contro avversari armati; la mossa che decide l'incontro finale è scontatissima), la storia vale due soldi e il cattivone (qui sotto con l'originale) fa rimpiangere l'indimenticato Raul Julià (nell'immagine in fondo) del film con Van Damme.



Dulcis in fundo, a me Chun-Li, protagonista del recente lungometraggio, ha sempre fatto cagare la minchia. ^_^


Non c'è confronto con Mai. Punto.

mercoledì 18 maggio 2011

Il film di KoF


Da sinistra a destra, Mai Shiranui, il figlio di Kyo Kusanagi ammattito (...) e Rugal. L'immagine dovrebbe già essere sufficiente per capire quanto è penoso il film.

La storia è funestata dall'idea di utilizzare un auricolare bluetooth per portare i combattenti in un'altra dimensione in cui fare a botte. Wow. Cioè, wow. Un'ideona troppo mitica. Ottima per qualsiasi film.


Mai ha drammaticamente poche tette, Iori non è abbastanza gay, Terry non assomiglia in nulla all'originale (ma in nulla, davvero; ha in comune con Bogard solo l'appartenenza alla razza umana), molti dei personaggi maschili portano un vistoso rossetto (a volte più appariscente di quello dei personaggi femminili) a causa di un pessimo trucco di scena. I combattimenti sono tristi, lenti, fintissimi e i tentativi di galvanizzarli con effetti speciali piuttosto scadenti fanno sorridere. Tutto è "cheap", ma non da filmbrutto di classe: si vede che il prodotto è costato, ma i soldi sembrano essere finiti in mano a dei coglioni.

Posterei il trailer, ma non voglio far male a nessuno.

martedì 17 maggio 2011

Farty game

Ovvero, qualsiasi clone malriuscito di Mario Party. Sega ha partorito questo:


Il commento di Gamespot:
The combination of the unbearable load times, the smattering of minigames, and the poor minigame design make Sonic Shuffle a boring diversion at best.
Ma in illo tempore non avevo internet e comprai a scatola chiusa. Era un gioco di Sonic. E pure in cel-shading. Il cel-shading era dannatamente accattivante all'epoca. Mario Party era figherrimo in quattro, dunque cosa poteva andare storto? Doveva essere sicuramente bello come il titolo Nintendo, forse di più.

Riportai Sonic Shuffle (Dreamcast, 2000 in Giappone, 2001 in Europa) al negozio poche ore dopo l'acquisto, scambiandolo con Street Fighter 3: Double Impact per la stessa console.

Che altro aggiungere?


giovedì 12 maggio 2011

Gattino cattivo!


Ci sono console che proprio non ce l'hanno fatta. Una di queste è l'Atari Jaguar. Dall'estetica (memorabile l'add-on con lettore cd a forma di cesso) al controller (grande, scomodissimo e con una disposizione dei tasti insensata per l'epoca) passando per l'hardware (secondo alcuni difettoso, con evidenti colli di bottiglia), nulla sembra essere andato per il verso giusto nella progettazione dell'ultima macchina di una casa un tempo gloriosa. Solo la scatola è figherrima. Eccola appesa al mio muro:


Eppure c'è almeno un buon motivo per acquistare un Jaguar. E non è Alien vs. Predator, almeno nel mio caso. La consolebrutta Atari ha la miglior versione di Tempest 2000 (1994) in assoluto. Il gioco in questione è un memorabile tube shooter, remake del Tempest originale del 1981, ma le aggiunte rispetto a quest'ultimo (power-up, livelli bonus, la possibilità di saltare) rendono la giocabilità nettamente diversa e senza dubbio più profonda. L'unico modo per descriverlo in due parole è citare un nome: Jeff Minter. Si tratta di un titolo che non tutti apprezzano. Molti lo provano e lo dimenticano subito, ma per altri diventa una droga. Io sono tra i tossici ed esorto tutti alla dipendenza. Ma c'è un grande ostacolo sulla strada degli acidi, il già menzionato controller:


Che fare? L'originale arcade era stato pensato per essere giocato con uno spinner e anche il 2000 offre questa possibilità (collegando due pad e premendo start su entrambi nella schermata delle opzioni del gioco si sblocca tale caratteristica nascosta; Jeff Minter, ovviamente, ci giocava così, a quanto si sa utilizzando un accrocchio creato per l'occasione recuperando lo spinner del vecchio driving controller del Vcs). Ci sono tre soluzioni per ovviare alla pochezza del pad del Jaguar, controllerbrutto per eccellenza.

La prima è accontentarsi del Jaguar Tempest 2000 Emulator (conosciuto anche semplicemente come t2k; è una versione del Project Tempest in grado di supportare la caratteristica nascosta) e usare uno spinner da pc. Il problema principale in questo caso è che gli spinner da pc realizzati artigianalmente da Pinco Pallino costano solitamente sopra i 100 euro. Chi ha una certa abilità può recuperare quanto gli serve e costruirselo. Io ho scelto una strada semplice ed economica: l'hack di un mouse.




Con il Meccano si fanno miracoli. Funziona benissimo, ma purtroppo lo stesso non può dirsi dell'emulatore dedicato che è davvero tarato male per lo spinner. Questo difetto ci porta alla seconda soluzione.

Typhoon 2001 è un ottimo remake amatoriale di Tempest 2000 e, a differenza di Tsunami 2010 (altro rifacimento agggratis), supporta gli spinner.


Graficamente è gradevolissimo e funziona molto bene (soprattutto per quanto riguarda la taratura del controller, perfetta durante il gioco), ma a volte, girando velocemente lo spinner all'inizio del livello, prima dell'arrivo dei nemici, crasha tutto. Chi ha programmato questo comunque ottimo clone si è inoltre preso delle libertà. Alcune cose sono cambiate in meglio (qui è possibile recuperare i power-up saltando), altre in peggio (arrivare ai livelli bonus è più difficile). In ogni caso, è un remake, non offre lo stesso feeling dell'originale.

La terza soluzione è la migliore. Tutto ciò che serve è in questa foto:


Atari Jaguar, Tempest 2000, pad standard e rotary controller realizzato a mano da Chaos Reins:





Qui il filmato di un esemplare ancora più figoso, ma mica immortale:


Consigliatissimo. Costoso, ma consigliatissimo. L'unico modo per giocare seriamente a Tempest 2000. Una doverosa vendetta contro il penoso controller originale della console.