lunedì 28 febbraio 2011

Atari WCs #1

L'Atari 2600 (o Video Computer System, com'era chiamato in origine) fu una console molto apprezzata nel Precambriano e in tanti la ricordano con affetto. Io non la ricordo affatto, sono troppo piccino e biNbominKia per simili rimembranze, ma gli emulatori mi hanno permesso di approfondire il lato B della sua ludoteca, che comprende diversi titoli generati da un buco minore. Per iniziare il primo speciale dedicato al VCS, ho ovviamente scelta una sorta di Santissima Trinità dell'Orrore, tre giochibrutti molto noti, due dei quali, secondo alcuni, avrebbero addirittura contribuito a causare la famigerata crisi del 1983.


E.T. the Extra-Terrestrial (1982)

Non ha bisogno di presentazioni:



Guardando il secondo video molti potrebbero chiedersi cosa stia succedendo sullo schermo. In pratica lo scopo del gioco è recuperare i tre pezzi di un telefono per... Indovinate un po'... Telefonare a casa. Questi pezzi sono nascosti in delle buche, cadendo nelle quali si spreca energia e uscendo dalla quali si spreca energia. Insomma, si è obbligati curiosamente a sprecare energia, sistema di gioco abbastanza stravagante. Una volta recuperate le parti necessarie per la chiamata, la navetta viene a rimpatriare l'immigrato cosmico. Un sacco divertente. I controlli sono pessimi, il comparto tecnico discutibile, un tizio in impermeabile ci insegue attraverso le schermate per rapirci... Secondo le malelingue, l'unica parte del gioco che si salva è la schermata introduttiva. E.T. fu un flop clamoroso e costrinse l'Atari a perdere un disastro di soldi in pubblicità e risarcimenti ai clienti. Sì, a quei tempi avevamo diritto a un indennizzo per i giochibrutti. Benvenuti nel presente, in cui cui chiunque può fregare il consumatore impunemente. La leggenda narra che le copie invendute del gioco vennero sepolte in gran segreto in una discarica del Nuovo Messico.


Pac-Man (1982)

Probabilmente la conversione da arcade peggiore della storia:


La grafica procura il mal di mare: siccome l'hardware non è in grado di gestire quattro fantasmi su schermo contemporaneamente, ne disegna uno alla volta, a seconda dei frame. L'effetto è migliore di quanto mostra questo video, che pure rende bene l'idea. Le pillole hanno lasciato il posto a dei... Wafer? Il gioco ha pure diversi bug. Venne prodotto in 12 milioni di esemplari, nonostante esistessero solo 10 milioni di VCS. Con 7 milioni di copie vendute, fu il più grande successo della console Atari... Finché i clienti non cominciarono a spedire indietro il gioco. Programmato male e in fretta, procurò enormi danni economici e d'immagine. La cosa assurda è che alcuni hack non ufficiali di Pac-Man su VCS sono molto più simili al gioco arcade originale.



Custer's Revenge (1982)

Secondo alcuni più brutto addirittura di E.T.:


A differenza degli altri due giochi, non ha colpe rispetto alla crisi del 1983. Ma la sua innocenza termina qui. In pratica, il generale Custer deve superare indenne una piccola radura, bersagliato da frecce e ostacolato da cactus, per stuprare un'indiana davvero formosa. Lascio ai posteri le problematiche etiche riguardanti il titolo. Ben altre domande mi frullano per la testa. In che categoria del porno va infilata una "native american"? Tra "asian" e "latin"? Come origine "asian", ma come carnagione? Tagliamo la testa al toro e le chiamiamo "red"? Ma poi ci si confonde con "redhead"! Allora "redskin"? Ma che diranno gli SHARP? In ogni caso, gironzolare col Gulliver eretto armati di buone intenzioni è piuttosto frustrante, il gioco è difficile, il movimento del protagonista è solo... Orizzontale, in ogni senso, escludendo il comando azione una volta giunti in prossimità della bella figliuola. Insomma, buon divertimento!

venerdì 25 febbraio 2011

Malcostume

Segnalato da Filippo:


Disponibile, in teoria, per Wii e PS3 (che insegue la Nintendo con il suo Move). Sviluppato da Ubisoft con l'intenzione di aumentare la popolazione mondiale, dovrebbe essere un gioco adulto. Infatti il rating Pegi è... 12. Bel tentativo. D'altronde, il genere di cose simulate, nonostante il trailer mostri giovani rampanti, va bene per i ragazzini delle medie.

Dal sitarello Ubisoft, info sulla versione italiana e qualche umile commento:

Osé – Che fai ci provi? è un party game sexy e intrigante che offre un’ampia varietà di sfide divertenti, innovative e a volte anche un po’ piccanti. Più amici inviti alla festa e più il gioco sarà intrigante!

Gang bang.

COMANDI PROVOCANTI Usa il telecomando Wii in modi davvero fantasiosi e che non avresti mai immaginato...

Sì, dai, in tutti i pertugi.

fallo oscillare al ritmo dei tuoi brani preferiti, sia di ieri che di oggi... 

Ideale per essere usato dagli adolescenti al ritmo di Anal Montana e ToRkio Hotel.

mettilo in tasca 

"Hai in tasca una pistola o sei semplicemente felice di vedermi?"

e inizia a mimare tutte le diverse situazioni suggerite, anche quelle più intriganti... tienilo stretto o bilancialo per superare sfide d’equilibrio... e ricordati che a volte abbracciarsi aiuta e non fa di certo male

L'abuso dei pertugi col Remote, invece...

Con Osé – Che fai ci provi? puoi divertirti con un’esperienza di gioco davvero unica e concepita per usare il telecomando Wii in modo assolutamente inedito. Ma non finisce qui! Puoi anche usare la Wii Balance Board per alcune sezioni basate sul peso... 

Fare a gara a chi ha l'attrezzo più pesante?

sei il più leggero del gruppo? Forse togliendoti qualche vestito potrai ristabilire l’equilibrio... e sicuramente renderai la festa ancora più interessante!

UN’ESPERIENZA PERSONALIZZABILE E SEDUCENTE...Crea e personalizza il tuo avatar dalla testa ai piedi in base ai tuoi gusti o al tuo aspetto, oppure alla persona che hai sempre sognato di essere. Sei una femme fatale o un gran fusto? Oppure sei la classica ragazza della porta accanto?

Oppure un cesso che ha sempre sperato nel gioco della bottiglia? "Se avrò culo potrò..." "Tu non giochi..." "Baciare..." "Abbiam fatto le squadre prima". "Palpare..." "Ma se aspetti tra un po' finiamo..."

Imposta il gioco in base ai tuoi gusti. Scegli la durata e le dimensioni del gruppo... e ricordati che in questo gioco, le dimensioni contano... perciò più il gruppo sarà grande e più l’esperienza sarà divertente! 
Avvicinati davvero ai tuoi amici con un’ampia varietà di sfide un po’ folli e anche piccanti. Usa l’ingegno... o anche solo la fortuna... per rispondere alle domande in stile quiz e surclassa i tuoi avversari dimostrando di essere atletico, disinibito e avventuroso. 
Lasciati andare, perché la vita è breve e quello che succede nel gioco, resta nel gioco!


O diviene inevitabilmente pubblico dopo nove mesi passati a simulare un bizzarro e improvviso aumento di peso.

CON IL GRAN FINALE!L’ultima sorpresa sarà il finale,

Boom, headshot!

dove potrai fare nuove conquiste. Chi è la tua anima gemella o amico del cuore? In base a come hai giocato, alle risposte che hai dato, i risultati che hai ottenuto e le caratteristiche del tuo avatar, alla fine del gioco scoprirai il tuo partner ideale. 

E passerai al lato oscuro della Forza dopo qualche esperimento col telecomando.

CARATTERISTICHE PRINCIPALIUna gamma di 40 giochi divertenti e brillanti:
- Scegli il tono della tua festa: romantico, audace, malizioso, folle e brillante.

?

- Balla al ritmo dei tuoi brani preferiti, presi da celebri film e dai maggiori successi radiofonici.
- Sfida i tuoi compagni di gioco in un originale spogliarello.
- Mima le proposte piccanti ascoltate attraverso il telecomando Wii.

"2 girls 1 cup".

- Sperimenta nuove posizioni... di gioco con il tuo partner.
- Modalità multiplayer per un massimo di 4 giocatori.

Magari si può arrivare a 8, se 4 "indossano" il Remote come uno strap-on e gli altri subiscono. 

Un’atmosfera divertente e allegra con personaggi simpatici, mini giochi sexy e alcuni brani famosi, tra cui Sex Bomb (nella celebre versione di Tom Jones), Time of My Life (nello stile di Dirty Dancing) e molti altri ancora! 

Roba recente, insomma.


PERCIÒ, SEI PRONTO A GIOCARE? 

Ho anni di esperienza in single player.

Non c'è limite al peggio. Meditate, fan della Wii, meditate.

martedì 22 febbraio 2011

Gran Turismo wannabe

Sega GT (Dreamcast 2000, pc 2001)


Ho amato questo gioco. Penso sia stato il mio primo o secondo acquisto per Dreamcast. Ci ho bruciato un'estate, evitando che l'estate bruciasse me: mentre la famiglia si godeva i raggi solari, io stavo in casa, al buio, guidando la mia Viper. Sì, era la macchina più potente del gioco, c'era da vergognarsi ad usarla.


Non ho mai avuto un volante per l'ultima console Sega. Quello originale è senza pedali, dunque non potevo prenderlo in considerazione. Ho cercato di utilizzarne uno per Playstation con un adattatore, ma c'erano enormi problemi di compatibilità e funzionava malissimo, così ho rinunciato. Oggi, dopo una decina d'anni, ho scoperto che Sega GT esiste anche per pc. Dovevo provarlo col caro, vecchio, indistruttibile Microsoft SideWinder Force Feedback Wheel, che aveva già dimostrato di cavarsela egregiamente con mille altri giochi di corse.

Installo il gioco e imposto subito il volante come sistema di controllo. Le regolazioni possibili sono solo dead zone e sensibilità. Metto la prima al minimo. Testo. Dal punto di vista tecnico (grafica, sonoro) la conversione è fedele, ma i controlli non rispondono benissimo. Ma non avevo annullato la dead zone? Perché devo girare così tanto il volante? Esco dal gioco per sistemare. Effettivamente la dead zone è al minimo, ma non è eliminabile del tutto. Mestizia. Provo ad alzare la sensibilità al massimo. Rientro nel gioco. Nessuna risposta girando il volante. Esco. Sensibilità a tre quarti. Rientro. Dopo l'area morta svolta rapidissimamente. Esco. Sensibilità a metà, poi a un quarto, poi a zero aumentando la dead zone, abbassandola di nuovo, le provo tutte. Non va. Funziona sempre a cazzo, come se il volante fosse digitale, on-off, 0 oppure 1, ma con del buio in mezzo.

Magari sto sbagliando qualcosa o ci sono delle opzioni nascoste, è impossibile che una conversione relativamente recente (una decina d'anni) funzioni peggio di altri giochi Sega precedenti (esempio: Daytona Usa). Controllo online. Molte recensioni mettono in luce lo stesso problema: non si può sistemare nessun tipo di controller analogico a dovere e il gioco risulta addirittura più semplice da utilizzare con la tastiera. Un ottimo titolo rovinato dal sistema di controllo nella conversione. Per il resto, si potrebbe dire, c'è tutto. Ma in un gioco di corse, il volante è tutto, se viene data la possibilità d'usarlo. E così la pigrizia di qualche programmatore riduce un quasi capolavoro a giocobrutto.

Questo è quanto. In giro ci sono ancora dei volanti non originali con pedali per Dreamcast. Uno di questi giorni ci faccio un pensierino...

domenica 20 febbraio 2011

O_o

Non guardo mai la televisione, a parte il Tg di La7, dunque mi perdo sempre il peggio del peggio. Oggi ho rimesso a posto il decoder per mia madre e ho scoperto che esiste questo:


Magari a qualcuno piace, ma io lo trovo orrendo, è un'operazione commerciale indecente. Il cartone è infantile, la storia inesistente, a confronto la trama di un qualsiasi episodio dei Pokémon è da Oscar. Ho letto su internet che la versione occidentale è pesantemente censurata rispetto all'originale giapponese, ma anche dando un'occhiata a quest'ultima la situazione non migliora, si tratta sempre di umorismo per bambini.

Ma la Sega non era famosa per il suo stile adulto (o che almeno tentava di sembrare tale)? Botte, velocità, sangue e tamarraggine?


Senza tirare in ballo gli zombie di House of the Dead e tutti i titoli arcade fracassoni, già questa semplice pubblicità punta a un pubblico completamente diverso rispetto a Sonic X. Certo, il porcospino blu è sempre stato un personaggio inoffensivo, ma mai sulla linea bambinesca, pucciosa e preadolescenziale dell'anime.

Ciliegina sulla torta: a fine puntata, è apparsa una pubblicità di... Mario Sports Mix per Wii. Non bastava Mario Party? Tutto il mondo dei videogiochi deve degenerare all'infinito? Basta così, spengo la televisione e non ci penso più.

sabato 19 febbraio 2011

Kalokagathia

Prendiamo una cosa bella: i giochi di corse con armi e power-up (stile Mario Kart e cloni vari, per intenderci).
Prendiamo una cosa buona (e giusta): la musica metal estrema.
Il risultato della loro combinazione potrà essere solo qualcosa di stupendo, no? Qualcosa come... Satana versus la Madonna all'autodromo, con pruriginoso finale a sorpresa che i più malvagi non faranno fatica a immaginare.
Nulla di tutto ciò.

Earache Extreme Metal Racing


Questo giocobrutto è uscito nel 2006 per pc e Playstation 2. Cinque miseri anni forse non sono sufficienti per classificarlo come retrogame, ma sorvoleremo. Il titolo è stato da subito venduto a prezzo ridotto ed è facile indovinare il motivo di tanta generosità. In pratica, si tratta di una mossa pubblicitaria da parte della Earache Records, con colonna sonora delle band della casa discografica e bolidi che si riferiscono (senza motivazioni evidenti, che non siano commerciali) ai gruppi stessi. Durante le corse si ascoltano (e si "guidano" i personaggi di) Akercocke (esperti in sartoria), The Berzerker (approvo), Biomechanical (la mia donna apprezza), Decapitated (non hanno bisogno di presentazioni), Deicide (idem), Linea 77 (vomito), Mortiis (LOL!), Morbid Angel (ma si prestano proprio tutti all'operazione commerciale?), Municipal Waste (il loro mezzo è ultratrash: un camion da cantiere che trasporta cadaveri e scarica barili), Society 1 (ammetto la mia ignoranza, non li conosco). Metà delle macchine vanno sbloccate. Il gioco è sponsorizzato da Metal Hammer, Mad Catz, B.C. Rich, Archos e ovviamente Earache. Per programmare è stato usato il noto RenderWare. Le malelingue potrebbero dire che si nota.

La grafica non è malaccio, però manca d'ispirazione: tutto è stereotipato al massimo. La spazzatura abbonda nel bene e nel male e va apprezzata come in un film horror di serie Z. Ciò che disturba la vista non è la penuria di poligoni o qualche bug presente nel gioco, ma la telecamera, che a volte parte per la tangente (o tangenziale, in questo caso; oppure la Route 66; ok, la smetto). Gli effetti sonori sono scadenti. Per la musica è questione di gusti (e non potrebbe essere altrimenti). I controlli lasciano molto a desiderare in quanto a precisione. D'altronde, quale gioco potrebbe essere più adatto per bestemmiare?

Pare che il multiplayer sia disponibile su PS2 e forse è un bene per gli utenti pc: effetto elastico durante la gara e inutilità totale di alcune armi (soprattutto quelle laterali; ciò sbilancia moltissimo il gioco, avvantaggiando troppo certe macchine da corsa) regalano corse dominate completamente dalla confusione, senza una vera sfida. La difficoltà è bassa oppure casuale, a seconda del livello scelto. La parte più divertente del gioco è investire gli zombie lungo il tracciato, guadagnando un boost da usare in pista o denaro per sbloccare macchine e bonus vari. Le varie modalità sono: corsa singola, gara a tempo, challenge (tre gare di seguito), death match (dove, prevedibilmente, ci si ammazza a vicenda), zombie massacre (vince chi ne investe di più) e, udite udite, la roboante e fantasmagorica "corsa della morte" (obbligatorio eliminare gli avversari prima che concludano un giro, sicuramente la variante di gioco più brutta).

Un capolavoro, insomma. La media delle recensioni in giro per la rete si esprime a dovere. Gaudeamus igitur!

Sicuramente un noto predicaNtore francescano avrebbe apprezzato quanto noi (prima di abbandonare il genere):


Sì, era doveroso.

P.S.: ti piace LA Metal? Questa la capiranno in pochi... ;-)

venerdì 18 febbraio 2011

Il peggior gioco per Saturn è...

Sicuramente Death Crimson:


Il "ruggito minaccioso" dell'intro è memorabile. Sembra l'ultimo verso di una vacca sgozzata. Che paura, eh?

Trattasi di un gioco per light gun del 1996, talmente brutto da diventare subito un cult game in Giappone, vendendo così bene da meritarsi due seguiti (che non sono dei capolavori, ma nemmeno lontanamente vicini all'obbrobrio originale). Tutto in questo titolo è penoso, dalla grafica al sonoro. Il rilevamento della sparo lascia spesso a desiderare, ma per fortuna i bersagli sono di dimensioni considerevoli. Se la realizzazione tecnica fosse stata seguita con più cura, il risultato finale sarebbe potuto essere interessante, perché il sistema di guadagno crediti e potenziamento della pistolona non è niente male: in pratica, più si è precisi e meno colpi si sprecano, più si carica una barra che fornisce potenziamenti della pistola (per esempio un colpo a ripetizione automatico da caricare tenendo premuto il grilletto) o "continua" aggiuntivi. La difficoltà non è calibrata bene, anzi, non è calibrata per niente: in un livello ci si sente Rembrandt con un Kalashnikov (vediamo chi coglie la citazione...), in quello seguente si muore quasi subito. Ma non c'è spazio per la frustrazione, gli unici sentimenti possibili verso questo gioco sono un'indicibile pena o l'ilarità più totale, a seconda del carattere di chi impugna la Stunner.

Il gioco si trova facilmente su eBay all'estero, i prezzi variano da un minimo di 30 euro fino a un massimo di 120. Che dire? Compratelo subito!

Ma anche no.


giovedì 17 febbraio 2011

Speciale Wii

Oldissimi, ma meritano di essere scolpiti sulle mura di questo Tempio.

Segnalato da Joe:


Segnalato da Simone 'Karat 45' Tagliaferri:


Segnalato da Alex:


Non può mancare un grande classico:


E per finire, questa:

AMMAZZALI TUTTI

Complice una serata videoludica organizzata ieri nella mia magione (d'accordo, rettifico, nella mia stanzetta imbottita...), ci si è sollazzati dopo tanto tempo con un vero e proprio giocobrutto in coop: Millennium Soldier Expendable per Dreamcast (disponibile anche per pc e Playstation). Si tratta di un Santo Graal dei run 'n' gun ignoranti. L'avvicinamento a tale reliquia del 1999 si compie per gradi, come durante un'iniziazione. Prima di tutto, leggere cos'è scritto sulla confezione:

"Sei il Soldato del Millennio durante il conto alla rovescia verso la distruzione, verso la vendetta scatenata contro un'invasione aliena. Le pistole sono enormi, le esplosioni devastanti e l'azione raggiunge livelli allucinanti quando forze gigantesche si scontrano in questo tripudio di 3D. Non smettere di correre. Non smettere di sparare. Non fermarti a pensare".

Quindi, accendere la console col sacro disco dentro e preferibilmente almeno un arcade stick collegato. Viene già l'acquolina in bocca. Finalmente arriva l'intro, che non va mai saltato per nessuna ragione, bisogna assaporarlo in tutta la sua trashitudine:


Quanta ilarità. Pochi secondi dopo, sangue morte e distruzione:


Il video è della versione pc (si vede meglio sul tubo e mostra una partita in multiplayer). La meccanica di gioco è ridotta all'osso: 8 direzioni (meglio il digitale dell'analogico), strafe, sparo, cambiare arma (machissene), granate (poco potenti, spesso ci si dimentica di averle oppure, sentendone improvvisamente un disperato bisogno di fronte a nemici potenti, sono ovviamente già finite). All'inizio dei vari livelli ci vengono fornite informazioni sull'obiettivo (trova l'oggetto x, arma la bomba gigante, ripulisci la zona dagli alieni, libera gli ostaggi), ma sulle misere scrittine in verde viene volentieri (ma non sempre, ahinoi) sovrimpressa per pochi secondi una frase più grande che recita semplicemente: AMMAZZALI TUTTI. Il pistolone di partenza con munizioni infinite fa ovviamente defecare dagli occhi, come direbbero certi mangiarane. Fortunatamente ci sono power-up limitati (che sovente vengono persi morendo), medicinali e affini sparsi per i livelli, ma non in quantità sufficiente. Il gioco è abbastanza difficile da subito e non solo per i boss. Le armi sono soddisfacenti, ma non prive di pecche: il lanciafiamme è davvero pro, ma ha un raggio limitato, un cannone rubato agli alieni è potentissimo, ma ha un rinculo pauroso... Gli avversari sono tosti, alcuni vanno affrontati anche con una certa dose di cervello. La grafica non è malvagia (a parte le cutscene in tempo reale davvero orrende), ma ha qualcosa di stilisticamente sbagliato, i personaggi sono goffi e spesso si confondono col fondale per via dei colori simili. Può capitare anche di non accorgersi degli ostaggi, uccidendoli (in quel caso appare EUTANASIA a caratteri cubitali). Il limite di tempo provoca un'emorragia di vite e continua, il gioco è lungo (la confezione parla di "20 missioni ricche di effetti") e, nonostante la possibilità di salvare, diventa un'impresa superare certi scogli. Ogni tanto ci si mette di mezzo la telecamera, che diventa improvvisamente fissa, oppure si allontana troppo o, in alcuni miniscenari, si sposta alle spalle del giocatore incasinando ancora di più un quadro giù confusionario (complice pure l'oscurità di molti livelli). Può capitare anche d'imbattersi in qualche segreto, che di segreto ha solo il nome. Giocando da soli si sorride per i difetti, in due ci si spancia discutendo di quanto faccia schifo il prodotto.

In sintesi, un giocobrutto da recuperare ogni tot anni per una partita in compagnia, terribilmente addictive nella sua merdosità. Chi non ha mai avuto il piacere di provarlo, se lo procuri immantinente!

mercoledì 16 febbraio 2011

Retrogaming: perché sì!

Segnalato da Alex:


Se questo è il futuro (Kinect su Xbox 360), preferisco rimanere nel passato.

La stessa tecnologia verrà utilizzata per un nuovo gioco della serie Steel Battalion. Su quale sarà il risultato finale, la penso come questo tizio:


Ho sempre desiderato l'originale del 2002 per Xbox, ma i soldi non crescono sugli alberi. Osservate quanto era bello e impossibile in questa recensione:

Puttana ingrata

Old, ma sempre istruttivo:


Ringrazio hiei1983 per averlo postato altrove.

E anche per oggi la misoginia regna. XD

Propaganda comunista

Segnalato da Solo5minuti:


In rete ce ne sono altri mille, pare proprio che a Mario piacciano le mestruazioni.

martedì 15 febbraio 2011

Una storiabella

Tiriamoci su il morale dopo l'ultimo post (i video di ieri tiravano su qualcos'altro, ma sorvoliamo):


O_o

Ecco cosa succede a ingoiare pasticche ascoltando musica ripetitiva in una stanza buia.

Una storiabrutta

Segnalato da Joe:


Lacrimuccia.

lunedì 14 febbraio 2011

2 video dell'aMMMore

Siccome siamo in tema...

Segnalato da Ruka-San:


Segnalato da Kaiman:


Decisamente meglio il vintage porn con Ron Jeremy.

Riparare un Nes a San Valentino

Sicuramente anche il vostro Nes, prima o poi, ha cominciato a tirare i numeri. Dal punto di vista hardware, è una consolebrutta, perché si rovina molto facilmente La colpa è di due componenti: connettore a 72 pin usurato e lockout chip. A Natale io ho "riparato" la mia console a costo zero (senza comprare un nuovo connettore a 72 pin, come consigliano spesso su internet). Ecco cosa fare e cosa non fare.

Non imitate questo simpaticone:






Sì, l'abbiamo fatto tutti. Ultimamente io ho strapazzato il mio Jaguar così (e ha funzionato). Ma col Nes è frustrante, perché il connettore è stato realizzato davvero con i piedi e spesso non c'è modo di riuscire a far partire un gioco. In molti affermano che questa pratica da flautisti possa danneggiare il software (ma i miei titoli per Game Boy dimostrano il contrario).

In ogni caso, smontate il vostro Nes. Fate attenzione alla posizione delle varie viti (non sono tutte uguali) e non forzate la plastica (si rompe facilmente). Tirate via il connettore con delicatezza, ma in maniera decisa, non verrà via in un attimo, ci vuole un po' di forza.

Istruzioni per lo striptease:

http://classicgaming.gamespy.com/View.php?view=Articles.Detail&id=256

Ora è il momento di fare un primo tentativo col connettore. Dovete cercare di riportare ogni singolo pin nella posizione originaria. Lo so, è un lavoraccio e non è detto che funzioni, ma tentare vi costa dieci minuti. Di nuovo: non forzate troppo, la plastica è fragile. I contatti sono sicuramente ossidati, potete anche provare a pulirli, ma è tempo sprecato.




Rimontate e testate. Se non funziona, ecco la magia di San Valentino per i cuori solitari:


Qualcuno ha già scritto sul tubo:
Cute girl who likes video games and can repair a NES?

I think I'm ready to get married right now.
Il chip che bloccava la console è ora disattivato. Rimontate ancora una volta. Dovrebbe andare. Il prossimo passo è contattare Samtron e chiederle di provare il vostro cacciavitone.

domenica 13 febbraio 2011

Ol ior beis ar bilong tu as

Non poteva mancare:


Com'è noto, la gustosissima intro appartiene alla versione (malamente) tradotta di Zero Wing per Mega Drive (1991). Meno conosciuto è invece il gioco in sé, conversione di uno shmup arcade della Toaplan originariamente pubblicato da Taito nel 1989. Scrolling orizzontale, sistema di power-up basato su tre armi differenti (compresi missili a ricerca), possibilità di catturare le navette avversarie per usarle come scudo o arma. Nella mente scatta subito l'ovvio confronto con R-Type, ma le differenze non sono poche. 

Ecco il primo livello del gioco (la qualità è bassa, ma è uno dei video più veloci da caricare):


I power-up delle armi si sviluppano come due pod sopra e sotto la navicella, scelta che può creare un po' di confusione nelle fasi di gioco più concitate, perché si rischia di evitare i proiettili con le armi supplementari esterne e non con la navicella. La cattura di un avversario non è un'opzione sfruttata a fondo nel gioco: come arma è abbastanza inutile, come scudo resiste a un solo colpo o urto e buona parte di ciò che vola sullo schermo non può essere catturato (non c'entrano solo le dimensioni, l'unica è provare e, nel caso non sia possibile la cattura, rischiare una vita) o appesantisce la navetta. Niente smart bomb. Ogni tanto è possibile trovare al posto dei power-up una bomba abbastanza limitata e difficile da utilizzare, perché subisce i colpi avversari e gli urti con l'ambiente circostante. Nonostante questi difetti, il gioco è decisamente gradevole, la grafica e il sonoro sono di qualità, i livelli sono molti, guarniti da boss e midboss. La difficoltà è ragguardevole e il gioco può risultare frustrante. La versione arcade presenta una difficoltà più elevata e una grafica migliore, ma la conversione per Mega Drive non è niente male, a conti fatti.

Insomma, non si tratta assolutamente di un vero e proprio giocobrutto. Solo la pessima traduzione giustifica la sua presenza in questo tempio della digestione corrotta. Vogliamo ricordarlo così:


Involontaria autoironia:



A dire il vero, direi di no!


For great Babel Fish!

P.S. (per un paio di conoscenti): uno dei livelli si chiama Bellon. Gloooooooria!

venerdì 11 febbraio 2011

Non solo stupri

Sempre in ambito cinematografico/ludico/peristaltico, non può mancare un famosissimo caso di product placement: il Power Glove della Mattel per Nes, una delle peggiori periferiche mai create, distribuita nel 1989.

Eccolo, direttamente dai ruggenti anni Ottanta, in The Wizard:


Ma c'è di più, da un film di ben altro tenore:


La fusione dei due:


Per chi fosse morbosamente interessato all'aggeggio in questione:


Infine, una pubblicità dell'epoca:


E che il vomito abbondi!

Non solo giochi

Ma anche film. Esistono svariate pellicole orrende, spesso tratte da ottimi videogiochi. Come molti già sapranno, un uomo in particolare si è reso spesso colpevole di crimini contro la videoludicità: Uwe Boll. Parleremo di questo losco figuro in un altro momento. Traggo invece spunto dal video delle due principesse puttaneggianti per descrivere un film che ha anticipato di dieci anni lo scempio.



Super Mario Bros. (1993)

Ambientato in una dimensione parallela abitata da discendenti dei dinosauri, il film non c'entra palesemente un fallo col videogioco. L'atmosfera si sforza di essere in qualche modo adulta e dark, fallendo miseramente. I cattivi sono discendenti dei dinosauri. I Goomba sono rettili antropomorfi ottenuti per devoluzione (il ben noto sogno bagnato di Bossi). Toad viene artificialmente devoluto a livello di un Goomba ed entra a far parte dell'esercito di Re Koopa (una specie di Bowser dei poveri coi capelli ossigenati, evolutosi attraverso le generazioni da un T-Rex). Mario si chiama Mario Mario, Luigi è conosciuto come Luigi Mario. Quest'ultimo è innamorato di Daisy, una discendente inconsapevole dei dinosauri. Mario sta insieme a una certa Daniela. Anche il personaggio di Yoshi viene... Stravolto. Stavo per scrivere "stuprato", ma i porno con gli animali non fanno per me.

La trama è risibile, quindi non la riassumerò. Si sappia solo che il mondo è stato diviso in due dimensioni da un fottuto meteorite. Tale meteorite cadde sul nostro pianeta 65 milioni di anni fa, come qualsiasi biNbo saputello con gli occhiali dalle lenti tonde può confermare (sì, io pure ero un biNbo saputello ai miei tempi, i miei occhiali avevano le lenti tonde e la montatura in plastica rossa, giocavo col Game Boy per perdere ulteriori diottrie e danneggiavo il resto del corpo mangiando plasmon con la maionese). Unendo i frammenti, Re Koopa vuole fondere le dimensioni e, indovinate un po', conquistare il mondo. Ovviamente, saranno i due idraulici a risolvere la situazione, con l'utilizzo di scarpe a razzo e altri ameni ammennicoli.

A suo modo, un capolavoro involontario del trash.


Altri video non incorporabili:
http://www.youtube.com/watch?v=IhXtqig97b0
http://www.youtube.com/watch?v=Ehc0D_x66oM
http://www.youtube.com/watch?v=zUPgwhnjwNM

giovedì 10 febbraio 2011

Femmine

Segnalato da Filippo:

Patriottismo

No, non voglio parlare del film con Mishima protagonista. Il blog era spoglio. "Urge decorarlo", mi son detto. Me ne intendo di urgenze. Ho subito scelto l'immagine che vedete: carta igienica al microscopio elettronico. Così nessuno potrà avere dubbi sul tipo di argomenti trattati in questo blog. Per accompagnare l'immagine, ho deciso d'introdurre un po' di "rosso emorroidi" ovvero "comunismo col ciuffo". Ma ho lasciato che la pagina fosse dominata dal bianco, per non appesantirla troppo.

Un istante dopo, stavo osservando la mia opera, giulivo quanto poteva esserlo il vendicativo triangolo con l'occhio dopo aver creato il suo sgabello per i piedi. Improvvisamente, ho visto. Verde, bianco, rosso. Era un chiaro segno di patriottismo intestinale!

Ed è per questa illuminazione che il giocobrutto di oggi sarà italianissimo. O quasi.



Master Boy (Arcade, 1991)

Trattasi di un quiz da sala giochi, sviluppato da Gaelco, azienda catalana, precisamente di Barcellona. Cosa c'entra con l'Italia? Semplice: ne è stata distribuita anche una versione nella lingua di Dante, con domande e risposte per il pubblico nostrano. Gli argomenti trattati sono i soliti: musica, cinema, tv, storia, geografia, sport, mondiali di calcio... Il problema è trovare, in un genere di nicchia tutto sommato educativo, domande e risposte su Ramazzotti. Nessuno ha pensato ai bambini?!? Che effetto avrà il trauma sulla loro psiche?

Il caricamento fa già sorridere, qualcuno si è dimenticato una "M":


Il gioco inizia malissimo, con la presa in giro del leone della Metro Goldwyn Mayer:


Roar! Che paura, eh?

Diamo un'occhiata alle domande più banali, quelle riguardanti la musica italiana (il tentativo di traviare le giovani menti è evidentissimo):


Non mancano sottintesi osceni e messaggi subliminali:


Con la musica straniera la situazione non migliora molto:


Nooo, come ho fatto a sbagliare! T_T

Passiamo alle domande d'argomento storico. Il computer che ci accompagna durante la partita è un vero sadico e non può fare a meno di mostrare la propria approvazione per i fatti più disdicevoli. Eccolo mentre celebra un noto massacro d'ingollasushi, osservate i suoi occhi malvagi:


Purtroppo anche le cose belle finiscono: 


Ma anche oggi Zorro e Batman hanno salvato il mondo:


Abbiamo finito le monetine e un noto arbitro dei mondiali di calcio passati ci saluta beffardo dal suo buen retiro a Casablanca:


Non ne avete abbastanza? Osservate questa pietra miliare dell'intrattenimento elettronico in azione:
http://gamesdbase.com/gamedetail-arcade.master_boy.1991.gaelco.quiz.gaelco.aspx?nop=1

Questo è quanto! Enjoy!

Buona Sega!

E intendo Service Games, ovviamente. Nonostante l'iniziale invito alla masturbazione, questo blog non sarà sconcio, ma solo brutto. Si parlerà di retrogaming, certo, ma di quel genere che stimola la peristalsi, invertita o meno.
Che dire? Chiamatemi Zak. Il nome è fittizio, ovviamente. Nacque nel lontano 199X, probabilmente in qualche sala giochi. Tutti i videogiocatori rispettabili hanno almeno una volta nella vita affrontato l'annoso problema di ridurre se stessi a tre misere lettere per lasciare il proprio marchio nella classifica dei punteggi alla fine di una partita memorabile... Sarebbe stato molto più semplice urinare direttamente sul cabinato, su questo siamo d'accordo. Non siamo d'accordo? A ognuno il suo.
Zak condivide col suo proprietario una misera lettera, ma ormai non potrei usare un altro nome. A parte AAA, ovviamente, per pigrizia, nel caso il risultato della partita non sia esaltante. Confido nel vostro menefreghismo riguardo a tutto ciò, dunque passo direttamente al primo argomento serio. Serio per modo di dire.



Poly-Play

Inizio quest'avventura destinata a naufragare in fretta con una vera chicca che pochi conoscono. Nel lontano 1985 non ero ancora nato, ma, nonostante il mondo non conoscesse ancora il mio brutto carattere, c'erano già guerre ovunque. Il conflitto maggiore (suvvia, il resto erano cazzatine), la Guerra Fredda, sembrava però surgelato all'epoca. Ogni tanto i potenti del mondo infilavano l'Afghanistan, Berlino o Cuba nel microonde, giocavano a chi aveva il missile più lungo e tutto finiva a tarallucci e vino. L'Occidente alla fine l'avrebbe spuntata. E in un campo il vantaggio era evidente già all'epoca: i videogamesss.

La DDR (Germania dell'Est) iniziò la sua storia con i soliti proclami a favore dei lavoratori e finì (de facto) quando i suddetti sfondarono un muro per andare a rifornirsi presso i supermercati di Berlino Ovest. I più giovani tra questi idealisti, è facile immaginarlo, avranno sicuramente avuto tra i propri obiettivi immediati, una volta conquistata la "libertà", qualche sala giochi. Nel 1985 mancavano ancora anni a quell'appuntamento che avrebbe condizionato per sempre le loro funzionalità cerebrali, ma i membri del Partito sapevano quanto il veleno occidentale fosse potente. Per questo corsero ai ripari, introducendo nelle vene del popolo un farmaco analogo.

Membri del VEB Polytechnik, situato in una città che all'epoca si chiamava Karl-Marx-Stadt (sic!) progettarono una macchina del piacere che potesse tenere testa a Pac-Man e soci. O meglio: tentarono. Il risultato si chiamava Poly-Play e utilizzava un clone sovietico del processore Zilog Z80. Non c'era alcun monitor arcade, ma un semplice televisore dell'epoca. Qualche lucetta dietro l'insegna decorava l'apparato. Una partita costava 50 Pfennig, ma il cabinato era costruito in modo così scadente da permettere, con un trucco, di usare monete da 1 Pfennig. La pratica veniva tollerata, perché in fondo non si trattava di una diavoleria del capitalismo, ma di uno strumento ricreativo per aspiranti proletari. L'aggeggio metteva a disposizione 8 giochi, tutti in definitiva abbastanza deludenti, ma l'assenza di concorrenza garantiva lunghe file davanti al cabinato.

I giochi sono (nell'ordine in cui è possibile sceglierli):
caccia al cervo, per la gioia degli animalisti;
un clone di Pac-Man;
Alberto Tomba a Stalingrado;
catturare le farfalle con un retino in un campo fiorito (un antenato di Resident Evil, insomma);
un clone di Carnival;
un gioco di corse che probabilmente è il peggiore mai creato;
un gioco di memoria;
al piano di sopra un tubo perde e per salvare la propria casa dall'acqua un povero sfigato ha a disposizione solo un secchio con cui prendere al volo le gocce che cadono dal soffitto (esaltante, vero?).

Ecco un video della creatura comunista in azione (consiglio di andare direttamente a 0:40 per godere della vista di Hase und Wolf, clone di Pac-Man):


Immagino che il vostro apparato digerente sia già messo a dura prova, ma voglio infierire. Ecco tre link per approfondire la questione:

Ora è giunto il momento di testare in prima persona le potenzialità del game design al di là della cortina di ferro. I più smaliziati sapranno sicuramente cos'è il MAME e quindi non perderò tempo. Per tutti gli altri, ecco una pratica soluzione online:
Il sito è nella lingua preferita dai crauti. Ecco le istruzioni per chi non fosse particolarmente versato in essa:
cliccare sul link qui sopra;
cliccare su "Poly-Play spielen";
cliccare su "Poly-Play starten" (da qui in poi, le frecce corrispondono alle varie posizioni del joystick, il tasto "control" ovvero "ctrl" ovvero "strg" serve per compiere qualsiasi azione, il tasto "g" per introdurre i vostri Pfennig virtuali, il tasto "esc" non ha bisogno di spiegazioni);
scegliete il gioco con freccia su e freccia giù, selezionate con ctrl, attendente pochi istanti per il caricamento e premete g;
godetevi grafica, sonoro e giocabilità di qualità sovietica.

Questo è tutto per stavolta! Buon divertimento!